Semana Santa a Siviglia
La Settimana Santa di Siviglia (Semana Santa in spagnolo) è il più importante avvenimento della tradizione religiosa e folkloristica che si tiene nella città spagnola di Siviglia, e precede di qualche settimana l’altro grande appuntamento annuale della vita sivigliana: la Fiera di Aprile. La Settimana Santa di questa città è una delle più importanti dell’intero panorama mondiale.
La manifestazione inizia il giorno della Domenica delle Palme e termina in corrispondenza della Pasqua, e fino a 60 confraternite portano in processioni immagini relative alla Passione di Cristo.
Sono molti gli abitanti di Siviglia che accompagnano le immagini vestendo l’abito di Nazareno e indossando in testa il capirote, cioè il caratteristico copricapo a punta. Alcuni portano ceri, croci, turiboli dove brucia l’incenso; altri detti costaleros si portano sulle spalle le andas sui cui poggiano statue sacre.
La Settimana Santa viene vissuta durante tutto l’anno, le confraternite lavorano giorno per giorno attraverso quelli che vengono definiti i suoi tre pilastri fondamentali: Formazione, Culto e Carità. Sono molteplici le opere assistenziali che le confraternite portano avanti in città ed in provincia. I riti della passione sono il culmine delle attività che però si protraggono per tutto l’anno, la differenza più evidente è che i primi sono i soli effettuati in ambiente esterno.
Esiste un Consiglio Generale delle Fratellanze e delle Confraternite i cui membri sono eletti ogni quattro anni dai Confratelli Anziani delle distinte Fratellanze che si incarica dell’organizzazione della Settimana Santa tramite accordi con le autorità pubbliche.
I “pasos”, in italiano vare, sono gli elementi peculiari delle processioni, costituiti da statue o gruppi di immagini che raffigurano la Passione. Così chiamati perché trasportati al lento incedere dei passi dei portatori posti all’interno della struttura.
Comunemente le corporazioni trasportano un primo simulacro raffigurante il Cristo, che può essere un “Nazareno”, generalmente un “Gesù con la Croce”” o un “Gesù crocifisso” o un “mistero” rappresentante un episodio della Passione di Cristo, e un secondo simulacro della Madonna Addolorata con baldacchino. Raramente la Vergine è accompagnata da un’altra figura, come l’immagine della Vergine della “Hermandad de la Amargura” accompagnata da San Giovanni Evangelista.
Alcune fratellanze partecipano con tre ordini o sezioni di simulacri, altre con la sola Santa Marta o il Sudario. La misura corrente della vara varia tra i 2,20 e 2,40 metri di larghezza e i 3,50 – 5,5 metri di lunghezza.
Il “pasos” è strutturalmente costituito da una barella ricoperta da balze di velluto. Sulla barella con cavalletti è costruito un piedistallo in legno massiccio, recante un basso vano chiamato catino scolpito in stile barocco, raramente alcuni in stile gotico o rinascimentale o romantico. Il catino ospita gli addobbi floreali, l’illuminazione costituita da lampadari o fiaccole o lanterne, al centro, fra scene coreografiche, sono poste le immagini sacre.
Su una mensola anteriore è posizionato il “caller” ovvero uno strumento chiamante a forma di martello dotato di battente in metallo con il quale si effettua la “chiamata” dei portatori. È spesso decorato con motivi religiosi legati alla confraternita.
Tutti i pasos delle Madonne Addolorate nelle varie accezioni presentano monumentali baldacchini. La struttura ricopre l’intero impianto ed è sostenuta generalmente da 12 aste ripartite su ciascun fianco. Le esili colonnine sono riccamente ricoperte in lamina d’argento sbalzata, esse sostengono la copertura costituita da drappi e cortine in tessuto, spesso abbinati al manto della Vergine. Panneggi decorati con preziosi ricami, trafori, passamanerie, nappe, pendagli, motivi trapunti, arabeschi e trame realizzati in materiali preziosi che includono figure di santi, corone, stemmi o emblemi di confraternite.
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